La conferenza autunnale dell'Opera Europa a Strasburgo e Karlsruhe ha sollevato tante domande quante sono state le risposte. E' stato di per sé prezioso, perché ci ha aiutato a definire l'ordine del giorno delle conferenze e dei forum nel 2020.
Christian Longchamp, nel suo discorso di apertura, ha usato un'immagine della preistoria e un'altra della dea romana del fuoco, per sfidarci a mantenere viva la fiamma spirituale nel cuore delle nostre città.
A Strasburgo si è tenuto un affascinante dibattito di apertura sui rispettivi meriti del rinnovamento dei teatri o della nuova costruzione. La scelta dipenderà dal luogo e dal contesto. A Praga, sarebbe stato impensabile non restaurare e modernizzare lo storicao palzzo dell'Opera di Stato come parte dell'orgoglioso patrimonio di teatri complementari di quella città. Invece, i nuovi edifici iconici di Copenaghen e Oslo stanno contribuendo a trasformare la percezione pubblica dell'opera lirica. Molte importanti città tedesche si trovano di fronte a decisioni costose sul futuro dei loro teatri d'opera. L'impatto di un edificio innovativo e "aperto" sarà un fattore importante per andare oltre il pubblico tradizionale.
La mattina seguente ha offerto esempi ispiratori di edifici e spazi esterni che stanno rivoluzionando il modo in cui le arti possono attirare le persone nella loro sfera: la Factory di Manchester; la Oodi Library di Helsinki; gli spazi trasformati in Italia. Ci hanno incoraggiato ad andare oltre le norme convenzionali e a diventare più inclusivi del mondo intero.
Poi, a Karlsruhe, una tavola rotonda ha offerto diverse voci per porre la questione di dove si svolgerà l'opera di domani: i compositori Aleš Březina e Philip Venables; i produttori di Philadelphia, Canada, Svezia e Vienna hanno scambiato esperienze e previsioni su questo argomento. La questione che rimane: dove sarà l'opera tra 100 anni?
Le sessioni sul futuro dei programmi per giovani artisti e del coro hanno mostrato come i nostri membri sono aperti a riesaminare i vecchi modelli e a lavorare per cambiarli secondo le esigenze del secondo quarto del XXI secolo. Continueremo a sviluppare questi temi nel corso del prossimo anno circa.
La gradita presenza di delegati provenienti da Cina, India e Giappone, così come dagli Stati Uniti e dal Canada, ha contribuito ad ampliare la nostra visione europea e a realizzare che l'opera lirica appartiene al mondo. Il lancio del World Opera Day durante la conferenza è stato un faro di intenti futuri.
Guardando al calendario degli eventi per il 2020, attiro l'attenzione in particolare sul forum congiunto che ha riunito quattro dei nostri gruppi di specialisti dal 26 al 28 marzo a Zagabria, durante la presidenza croata del Consiglio d'Europa. I quattro gruppi si concentreranno sulle questioni relative al pubblico: Istruzione, raccolta fondi, marketing e audiovisivi.
Unitevi a noi a Zagabria, o ad altri eventi che potrebbero attirarvi!
Nicholas Payne